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trovati reperti archeologici in centro

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Trovati reperti archeologici in centro

E’ di martedì la notizia che il sovrintendente per i beni archeologici di Venezia, Luigi Fozzati, durante un sopraluogo nell’ex municipio di via Roma ha constatato il ritrovamento di reperti archeologici. Ciò potrebbe condizionare i lavori per la realizzazione del complesso residenziale commerciale, progettato dall’architetto romano Paolo Portoghesi, alto 13 metri e con parcheggio sotterraneo da 94 posti auto, già duramente contestato. Alcune indiscrezioni parlano di resti di antichi edifici di epoca rinascimentale che probabilmente furono costruiti tra la cinta muraria e il mare. Si tratterebbe di insediamenti estesi e di stratigrafie anche di epoche precedenti. Per le dichiarazioni ufficiali bisognerà attendere la conferenza stampa che a giorni sarà indetta dal sovrintendente Fozzati e dal sindaco Marco Sarto. Molte le domande che si pongono i cittadini: quale sarà il valore di questi ritrovamenti archeologici? Bloccheranno i lavori iniziati ai primi di aprile? Cosa succederà al progetto di Portoghesi? Per rispondere a queste e molte altre domande bisognerà attendere le parole degli esperti. «Non possiamo che rallegrarci per questi impedimenti archeologici - esclama soddisfatto Roberto Vio, rappresentante del Comitato difesa territorio Caorle - Noi abbiamo avviato gli ostacoli giudiziari ed ora la storia ci dà una mano». Un fulmine a ciel sereno per il sindaco Marco Sarto, la cui decisione riguardante l’«ecomostro» è stata da molti criticata. «I ritrovamenti dimostrano quanto sia imprudente e poco intelligente intervenire in questo modo nel centro storico della nostra cittadina - continua Vio - Mi auguro che il sovrintendente Fozzati nel prendere la sua decisione consideri l’enorme valenza sociale del progetto e che dia il giusto peso ai ritrovamenti. Ciò che sta succedendo in questi giorni dà ragione a ciò che il Comitato difesa territorio Caorle ha sempre sostenuto: la zona dell’ex municipio deve rimanere non edificabile. E’ un luogo di memoria che racconta la storia della città. L’area deve rimanere uno spazio aperto, la cui destinazione dovrà essere concordata con i cittadini. E l’edificio stesso dell’ ex municipio potrebbe diventare un museo cittadino, una vetrina della nostra località, dal punto di vista storico, culturale e naturalistico». La Nuova Venezia


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