high tech o etnici, 200 presepi
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High tech o etnici, 200 presepi
CEGGIA. C'è la natività peruviana di Machu Picchu, ma anche quella della Guinea Bissau e della Transilvania. Non manÂca però la tradizione locale riÂsalente agli anni '40o, all'opÂposto, l'applicazione dell'eletÂtronica per una Natività tecnoÂlogica. Le dimensioni? Il più piccolo è all'interno di una cozza, il più grande supera i 52 metri quadrati con due cicli solari. Il
Natale si materializÂza nel piccolo comune di CegÂgia dove, dopo la tradizione del carnevale, ora alza il sipaÂrio su una rassegna di presepi di rara manifattura, proveÂnienti da vari Paesi del monÂdo. Un modo per intrecciare, sotto il simbolo del Natale, passioni e tradizioni custodite spesso solo in abitazioni privaÂte.
Ecco allora che a Ceggia, su iniziativa di Graziano ManÂzatto, gli appassionati del geÂnere si sono riuniti nel gruppo «Amici del presepio» per porÂtare alla luce 200 capolavori viÂsibili sino al 6 gennaio in via Roma. La rassegna propone presepi capace di stupire granÂdi e piccini; come una NativiÂtà costruita «solo» con 200 biÂglie, o un maxi presepio dove la Madonna, in presenza di un temporale con pioggia, si china a proteggere Gesù bamÂbino. Altre informazioni su www.presepiciliensi.it.
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