Caorle e Bibione a gonfie vele
Non solo Kaiser Franz è tornato ma ha soggiornato più a lungo così come i figli dell’impero austro ungarico, gli ungheresi, diventati la terza forza turistica per presenze a Bibione, mentre a Caorle dopo tedeschi ed austriaci sono i danesi a ricoprire il terzo posto. Un luglio per entrambe le spiagge da fuochi d’artificio anche se qualche neo il presidente dell’Apt Francesco Panzarin lo ha evidenziato soprattutto a Caorle: «Una buona distribuzione delle presenze nella diversa tipologia ricettiva e la sua tipicità rendono Caorle località turistica matura e ormai vicina ai quattro milioni di presenze».
«Unico neo negativo - nota Panzarin - rimane la bassa qualità di parte del ricettivo: c’è la necessità di riqualificare alcune strutture, come molti alloggi privati, ormai fuori mercato soprattutto in un momento come questo in cui il turista cerca la struttura migliore nel rapporto qualità prezzo. Bibione è sempre amata dagli stranieri e il ritorno di tedeschi e austriaci e l’incremento da altri importanti paesi fa ben sperare per il futuro. Bisognerà dedicare più attenzione ai flussi turistici nazionali, senza trascurare il mercato italiano. Attendiamo i risultati di un agosto anomalo, segnato da condizioni climatiche difficili sperando che non abbiano condizionato l’andamento positivo di questa estate».
A Bibione la parte del leone la fanno ancora i tedeschi con 392.124 presenze seguiti dagli austriaci con 221.297 e dagli ungheresi con 114.261; quarta forza i danesi con 107.119 con un vistoso calo dei francesi (-14,37%), dei norvegesi (-7,78%) e degli svedesi (-9,65%). Il totale degli stranieri nel mese di luglio era di 1.162.445 ai quali vanno aggiunti i 551.332 italiani che hanno contribuito a raggiungere 1.713.777 presenze. A Caorle invece sono gli austriaci a guidare la classifica con 168.702 presenze seguiti dai tedeschi con 111.951; al terzo posto i danesi con 99.063 ed gli olandesi con 95.510, seguiti dagli svizzeri con 71.248. Il totale degli stranieri a Caorle è stato di 733.422 ai quali si sono aggiunti 420.618 italiani per 1.154.040 complessivo di presenze. Nel complesso quindi Bibione denuncia un aumento del 3,66% negli arrivi per il ricettivo alberghiero e un rialzo del 6,58% delle presenze. Confermando però un corposo + 24,67 dei tedeschi, + 9,36% degli austriaci e + 7,27 degli ungheresi. Caorle invece ha registrato un aumento del 4,44% degli arrivi e un rialzo del 4,75% delle presenze confermando il grande ritorno dei tedeschi per un + 31,29% (austriaci, danesi, olandesi e svizzeri hanno insieme contribuito ad una crescita delle presenze straniere del 10,67%). Per quanto riguarda gli italiani, Caorle ha avuto una maggiore presenza di veneti (+6,47%), trentini (+7,71%) e lombardi (+3%) mentre c’è stata una forte diminuzione dei piemontesi. Bibione invece ha avuto un calo dei friulani (-4,51%), dei trentini che hanno preferito Caorle, dei turisti provenienti dalle regioni del Sud con punte dei calabresi con (-72,94%) ma con una crescita dei turisti veneti. La conclusione finale porta Bibione ad essere amata più dagli stranieri che dagli italiani, che hanno indirizzato almeno a luglio, le loro preferenze a Caorle.