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Ritorna in Consiglio il progetto Portoghesi

Nella prossima seduta del consiglio comunale di lunedì 27 febbraio si tornerà finalmente a discutere dei progetti dell'amministrazione comunale riguardanti l'area dell'ex Municipio di Via Roma e il nuovo consorzio peschereccio. Entrambi i Piruea saranno riproposti in consiglio per la valutazione delle modifiche ai programmi originari: in particolare per ciò che riguarda il famigerato progetto Portoghesi, per il quale nel giugno dello scorso anno si è tenuto un referendum che, pur non avendo raggiunto il quorum, ha dimostrato una netta contrarietà da parte di numerosi caorlotti, si prevede una riduzione della volumetria complessiva del piano urbanistico (che oltre al nuovo Municipio comporterà l'introduzione del condominio frontemare ribattezzato dal comitato promotore del no al referendum come "palazzone") di circa 2mila metri cubi, passando così da 17mila a 15mila. Staremo a vedere quanto inciderà dal punto di vista architettonico questa riduzione volumetrica. Probabile invece la posticipazione di una settimana della discussione riguardante il mercato ittico: mancano ancora alcuni elaborati grafici ma il sindaco Marco Sarto si è dimostrato particolarmente ottimista riguardo una sua veloce approvazione. "I rilievi che erano stati mossi al progetto dal Distretto Idrografico di Venezia li abbiamo già superati - ha dichiarato con soddisfazione Sarto - Abbiamo dalla nostra il parere favorevole sia della Sovrintendenza che quello del Genio Civile Regionale". Si prevedono comunque accese polemiche per ambedue i progetti, non con l'opposizione di centrodestra, ma con il Comitato per la difesa del territorio di Caorle, guidato da Marco Gusso e dal consigliere provinciale dei Verdi Marco Favaro, profondamente contrario a questi due interventi urbanistici considerati mortificanti per la realtà storica della città ed una manna per gli speculatori edilizi. E già qualcosa bolle in pentola vista la richiesta dello stesso comitato, alla giunta Sarto, di indire una raccolta fondi per la sistemazione dell'ex Municipio e di sospendere l'iter procedimentale per avviare una nuova fase progettuale che coinvolga direttamente la cittadinanza. "Una delle motivazioni alla base di questo progetto - ha detto Marco Gusso - è la mancanza di fondi del comune per ristrutturare l'ex Municipio. La nostra proposta è quella di realizzare una raccolta fondi alla quale siamo certi parteciperebbero non solo i caorlotti, ma anche i tantissimi turisti che ci hanno sostenuto durante la campagna referendaria". Il prossimo consiglio comunale sarà poi l'occasione per dichiarare la volontà dell'amministrazione di entrare a far parte della nuova Apt della provincia di Venezia. "Certamente confermeremo la nostra adesione alla neonata società consortile ma - ha sottolineato il sindaco - questa partecipazione non va assolutamente intesa come un dietrofront sulla richiesta di riconoscimento di un Sistema Turistico Locale autonomo per Caorle. Anzi l'approvazione del S.T.L. rimane un punto fermo della politica turistica dell'amministrazione".


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