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Le spiagge snobbate dalla Regione

L’anno scorso, a tagliare il nastro della fiera dell’Alto Adriatico, c’era il presidente della regione Giancarlo Galan: che fosse l’amore indiscusso per Caorle e le sua valli da pesca, mai nascosto dal Governatore o l’imminenza delle elezioni regionali, la presenza dei vertici delle istituzioni venete non era di certo mancata alla fiera, disertata invece quest’anno dal suo vice (nonché assessore regionale al turismo) Luca Zaia, atteso fino all’ultimo per l’inaugurazione. Un’assenza, quella di Zaia, (giustificata in extremis per la concomitanza con altri impegni istituzionali), che non ha mancato di suscitare polemiche. Critiche sono giunte dai rappresentati della Provincia, delle associazioni di categoria e delle istituzioni locali che avrebbero voluto approfittare dell’occasione inaugurale per togliesi qualche sassolino dalle scarpe in tema di politica del turismo: «Ma la fiera di Caorle - commenta sarcastico il sindaco di Caorle Marco Sarto - l’unica nel suo genere in tutto il litorale da Rimini a Trieste, non ha la stessa importanza strategica per il turismo della “Sagra del peperone” di Zero Branco, inaugurata da Zaia». La regione è stata criticata da più parti per essersi dimenticata non solo di Bibione nella famigerata guida del Touring, ma di tutta la costa veneziana. Sotto accusa l’inesistenza di un’adeguata politica del turismo della Regione: oltre alla mancanza del cosiddetto spirito di squadra, della sinergia da parte di tutti gli organismi, pubblici e privati, che operano nel turismo, l’assessore provinciale Danilo Lunardelli critica anche la scarsa considerazione che la Regione dà alla costa veneziana. Ai 24 milioni di presenze delle nostre spiagge corrispondono due paginette nella guida del Touring, mentre il milione scarso della provincia di Rovigo e qualcosa in più per quella di Treviso, meritano dalle 6 alle 10 pagine nella stessa pubblicazione. Gli stessi criteri, secondo Lunardelli, valgono anche per i trasferimenti di finanziamenti dalla Regione alle località: non è chiaro come mai, con un numero impressionante di presenze, di arrivi e aziende turistiche operanti nel litorale, si ricevano meno fondi di altre realtà sperdute e misconosciute. Il sindaco Sarto lamenta la scarsa attenzione da parte della Provincia e della Apt per le singole località della costa, per nulla pubblicizzate allo stand della regine della Bit di Milano: ma l’Apt non può per legge fare promozione - chiarisce Lunardelli - compito che spetta alla Regione e ai consorzi locali. Le polemiche non hanno tuttavia rovinato lo spirito della fiera, fortemente voluta dagli imprenditori.


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