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La Regione scommette su Valle Vecchia

Corrado Callegari, amministratore di «Veneto agricoltura», ha presentato ieri l’atto di fine lavori di rinaturalizzazione di Valle Vecchia. Mancano ancora da ultimare pochi dettagli: il museo naturalistico ed un casone a ridosso della pineta. «Ma ormai l’impianto di Valle Vecchia è definito e, sinceramente, - ha detto Callegari - ne siamo orgogliosi». A testimoniare il buon risultato dei lavori e a suggellare l’appoggio dalla Regione, c’era anche il vice presidente della Regione Luca Zaia e il consigliere Daniele Stival. L’intervento di rinaturalizzazione è iniziato una decina di anni fa, voluto dalla Regione e sponsorizzato dall’Unione europea che ha incluso tale territorio tra i suoi Sic, siti di importanza comunitaria. I risultati positivi raggiunti si vedono dando un colpo d’occhio al panorama da sopra il ponte che immette sul vasto comprensorio costiero: 5 chilometri di costa coperta da pinete; 800 ettari complessivi, di cui 85 trasformati in spazi lacustri, altrettanti convertiti da sterile campagna in piantagioni di arbusti ed essenze autoctone. Una piccola Arca, brulicante di specie animali nuove e autoctone. L’intervento è stato completato da opere atte a far fruire al pubblico l’intero comparto: altane per avvistamenti, percorsi pedonali e ciclabili ed un vasto parcheggio per rendere ordinato il flusso di visitatori. In termini economici, in Valle, hanno già fatto il «nido» tre cooperative di giovani: una addetta ai servizi, un’altra che, si propone di accompagnare i visitatori, spesso scolaresche, attraverso i percorsi naturalistici. Di conseguenza anche i ristoranti, agriturismo e fornitori di servizi hanno incrementato il fatturato promuovendo la nascita di altre aziende. A questa iniziativa si può imputare solo di essere ininfluente al sistema idrogeologico che la circonda. I nuovi specchi d’acqua sono, di fatto, scollegati della fitta rete lagunare e quindi ininfluenti a riordinare il regime idrico delle maree sulla costa, che venne compromesso dalla bonifica della Valle degli anni ’70. Forse in questo senso, ma anche perché l’argomento tocca il cuore di molti elettori, si muove una nuova idea di riallagamento di 500 ettari della stessa valle, formulata dal sindaco Marco Sarto sull’organo di stampa ufficiale del comune. «Veneto Agricoltura» però non ha ancora visto i progetti, né sentito ancora parlare di questo argomento.


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