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caorle: valle vecchia, nuove opere idrauliche per i settecento ettari

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CAORLE: Valle Vecchia, nuove opere idrauliche per i settecento ettari

L’acqua torna ad essere l’elemento principale di Valle Vecchia: non di acqua salata o salmastra si tratta, ma di acqua piovana, preziosa risorsa che i tecnici di Veneto Agricoltura sono riusciti a stoccare e distribuire negli oltre 700 ettari di campi coltivati dall’azienda regionale. Posta in una zona di bonifica che si estende lungo la costa e che resta mediamente un metro sotto il livello del mare, Valle Vecchia rappresenta uno degli esempi di maggior successo nell’innovazione agricola. Il merito del successo di questo grande progetto spetta a Veneto Agricoltura, l’ente regionale che gestisce l’area di Valle Vecchia e che qui sperimenta interventi di sviluppo rurale e naturalistico: le opere idrauliche presentate ieri dai tecnici rappresentano infatti il risultato di anni di studio e svariati milioni di euro di investimenti, che hanno portato a creare dei bacini di stoccaggio dell’acqua piovana in grado di raccogliere e distribuire 450 mila metri cubi di acqua dolce all’anno, sopperendo senza problemi al fabbisogno idrico anche nei periodi di massima siccità. L’innovazione infatti sta proprio nel gestire e trattenere, nei 10 bacini artificiali, l’acqua piovana caduta nei periodi più piovosi e ridistribuirla attraverso dei canali irrigui nei campi: questo modello, che ha già dato i suoi frutti quest’estate, servirà da esempio alle molte aziende agricole presenti nel Veneto che, grazie a questa sperimentazione e ai fondi per l’innovazione, potranno risolvere in modo ingegnoso il problema dell’irrigazione e della siccità. Un grande sforzo dunque e molti investimenti per diverse opere già in programma, come la realizzazione a Valle Vecchia di un museo naturalistico, di un «casone» di servizi, e l’impianto energetico a biomassa che rende l’azienda indipendente e autonoma sia dal punto di vista dell’energia che dell’irrigazione. Uno sforzo che potrebbe andar sprecati se passasse in Regione il progetto presentato dal comune di Caorle per riallargare gran parte di Valle Vecchia. «Non ho ancora preso visione di questo progetto - commenta l’amministratore unico di Veneto Agricoltura Corrado Callegari - ma credo che sarebbe opportuno analizzare, assieme all’amministrazione comunale e alla Regione, i vantaggi e i rischi di tale intervento. Da una parte ci sono le esigenze turistiche, dall’altra quelle naturalistiche e dell’agricoltura».


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